Un’impresa che ha ben chiara la direzione da intraprendere è come un veliero che naviga verso una meta precisa. Senza una direzione, la barca affonda. Questa direzione, in ambito aziendale, prende il nome di “strategia”. La strategia è il cuore di un’impresa, le idee sono la mente, e l’execution le braccia. A tal proposito, come afferma il Professore dell’Università Bocconi Gianluca Meloni del corso di L. Magistrale Performance Measurement Systems: “il fallimento di un’impresa è più legato alla capacità di mettere in pratica le idee, piuttosto che alla qualità delle idee”.
Magari la vostra idea è innovativa e brillante, ma si vi mancano pianificazione, esecuzione, reporting e valutazione, la vostra idea non ha alcun valore. E la vostra barca affonda.
Ecco il motivo per cui per qualunque impresa, di qualsiasi dimensione, la costante attività di monitoraggio diventa un requisito essenziale non solo per capire la situazione attuale, ma soprattutto per capire la posizione futura. Il controllo di gestione ha innumerevoli impatti nel breve periodo, come l’ottimizzazione dell’uso delle proprie risorse e la definizione delle priorità aziendali, ma ancora più importanti sono gli effetti sul lungo termine, tra cui il più importante il miglioramento continuo.
Il famoso “kaizen” dei nostri colleghi giapponesi.
In conclusione, se quasi tutti gli atleti che si preparano alle Olimpiadi usano il cronometro per monitorare le proprie prestazioni, perché anche un’impresa non dovrebbe monitorare le proprie performance?